SIRISfestival 2011 ARTESUD Rassegna Internazionale di Arti Visive Digitale "Basilicata/Lucania: Magia dei luoghi" 

NOVA SIRI centro storico 9 agosto 2011

foto: ninOOriolo

risoluzione consigliata 1920 x 1200

Nota Critica a cura di Lucia Varasano

 La Rassegna Internazionale di Art Visive Digitale, si tinge a festa per la sua XII edizione dedicata alla "Basilicata/Lucania: magia dei luoghi". 100 immagini frutto del lavoro di 16 artisti, tra scatti in bianco e nero o dai colori vivaci, che raccontano la nostra terra, le antiche borgate, le cave di tufo, i parchi incontaminati, i viottoli in pietra, le mura medievali, le tradizioni che, refrattarie alla modernità, sopravvivono come lontane dallo spazio e dal tempo.

Espongono: Giorgio Braschi, Roberto Camerini, Assunta Consoli, Vincenzo Nicoletti, Roberto Linzalone, Michele Di Lecce, Enzo Epifania, Roberto Lacava, Antonio Lionetti, Aldo Marinetti, Francesco Morelli, Michele Morelli, Nino Oriolo, Giulio Orioli, Ottavio Chiaradia, Pasquale Chiurazzi.

 Sessione video: film documentario della regista canadese Katalin Eszterhai "Basilicata, terra dei lucani", prodotto dalla Georgicam Inc, in collaborazione con l'APT e la Regione Basilicata. Rientra nell'ambito del più vasto progetto: "Italia senza confini", è stato proiettato in anteprima ospite di Cinemadamare 2010, e gentilmente concesso dall'Agenzia di Promozione Turistica della Basilicata. È un viaggio che attraversa la Lucania dalla costa Jonica a quella Tirrenica, passando per l'entroterra, dal Parco Nazionale del Pollino fino ad arrivare al Vulture-Melfese. I paesi toccati, con le loro tradizioni, i piatti tipici, i volti e l'accoglienza degli abitanti, si racchiudono nei 137 minuti che scandiscono l'emozione di un avventuroso viaggio nell'arida e dolce regione.

Giorgio Braschi , è uno dei primi artisti che ci accompagna nel viaggio alla scoperta di in uno dei luoghi più incantati della nostra regione, quasi fiabesco, il Parco Nazionale del Pollino. Autore di numerosi articoli e pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo, nonché di un volume fotografico "Pollino", e del famoso libro "Sui sentieri del Pollino", è un socio fotografo-naturalista, escursionista, e ha fatto parte della Commissione tecnica che ha dato vita al Parco Nazionale del Pollino, di cui è tuttora uno delle guide ufficiali. Ogni suo scatto immortala attimi di luce che penetrano le chiome dei pini loricati della Serra delle Ciavole, si riflettono sui torrenti innevati, splendono sul finire di un tramonto sul golfo di Policastro dalla Serra di Crispo.

Aldo Marinetti, nato in Australia ma d’origine abruzzese, vive e lavora a Melfi come docente presso l’Agenzia Provinciale per l’Orientamento e la Formazione Professionale di Potenza (APOF-IL), sensibile alla condizione giovanile, ha curato diverse campagne di comunicazione sociale e collabora con le scuole per la realizzazione di cortometraggi e spot video nell’ambito di progetti di “Educazione alla legalità”. Da sempre appassionato alla fotografia, si dedica a scoprirla a livello professionale dal 1994. I suoi scatti mostrano l’incredibile attenzione alla vita sociale e religiosa dei vari paesi lucani, scava nella tradizione e con la forza del chiaroscuro riesce a rappresentare il contrasto tra gli elementi religiosi e quelli più propriamente pagani e folcloristici. Barile è un esempio inclazante, con la sua “Processione dei Misteri” risalente al 1600 e che trae origine dalle vicende legate alla storia e alla diaspora del popolo albanese. È una delle manifestazioni culturali più caratteristiche ma anche una delle più antiche della Basilicata e del Sud Italia. Più di cento figuranti vestono i panni dei personaggi della Via Crucis descritta dai Vangeli, affiancati da misteriose figure simboliche e per certi versi inquietanti, come il Moro e la Zingara che avanza spavalda mentre tutti sono in lutto, ricoperta dall’oro delle donne del paese e agghindata con vesti colorate e sgargianti, proprio lei, che per l’oro ha fornito i chiodi per la Croce di Cristo.

Roberto Lacava, mostra le immagini di Satriano di Lucania, Abriola, e di un crepuscolo in un luogo indefinito. Ritiene che la sua biografia sia pari a zero, nulla, inesistente. Potremmo dire invece che la sua biografia c’è, ed è in ogni suo scatto, nella sua voglia di esplorare, nell’amore per la sua terra, nel suo diario di viaggio che raccoglie le istantanee dei comuni lucani visitati, 106 finora, ed è costantemente in fase di aggiornamento: www.ungiroinbasilicata.it .

Giulio Orioli, nasce a Nova Siri, artista poliedrico, ma prevalentemente scultore, difficile riassumere la sua intensa attività nella vita artistica internazionale. Ultimamente impegnato nel progetto patrocinato dal Parlamento Europeo: “Seven”, sui sette vizi capitali. È uno tra i più interessanti artisti contemporanei, affascinato dalla terza e quarta dimensione spaziotemporale, ogni sua creazione vive in una prospettiva poetica, che partendo dall’Essere si avvicina ai codici della civiltà della tecnica, in cui ogni segno è espresso nella sua più profonda evocazione spirituale, trasferita all’interno di una potente sensibilità concettuale. E così le colline di Craco, Matera, Rotondella e Stigliano sembrano muoversi sotto il suo obiettivo, come masse fluide e plastiche, verdi dune di terra trasportate dal vento.

Ottavio Chiaradia, nato a Noepoli vive a Policoro, lavora come telecineoperatore-giornalista del TGR Rai, collabora con il Touring Club d'Italia, la Regione Basilicata e con l'Azienda lucana di Promozione Turistica, ha fornito immagini per i Viaggi di Repubblica ed altri editori. Ha illustrato varie pubblicazioni, tra le quali "Per una politica dell'ambiente" a cura del Gruppo socialista alla Regione Basilicata, ed alcune delle sue bellissime foto (45000, scattate in trent'anni di attività) sono state esposte in varie mostre nazionali. Le foto presentate nella Rassegna sono del "Lago di Monticchio", il "Sasso Barisano" e la "Campagna materana".

Nino Oriolo, insegnante, pittore, grafico e fotografo, nato a Matera vive e lavora a Nova Siri. I suoi scatti dello splendido paese lucano, risultano all'osservatore esteticamente perfette, mai supeficiali, ma frutto di un'attenta riflessione. Passato dalla tela al digitale, si mostra un fervido foto-pittore, che ribalta, duplica, sdoppia temi e soggetti, li esalta, li tinge dei colori forti e caldi, estraniandoli dalla realtà e riportandoli alla luce traghettandoli al surreale.

Sulla Digital Art, si concentrano le foto di Pasquale Chiurazzi, insegnante, scenografo e fotografo, nato a Nova Siri, Presidente dell’Associazione culturale Gigi Giannotti”, regista della Compagnia teatrale “Castroboleto”. Con la sua terra vive un legame profondo, ancestrale, ed ha esposto vari reportage sui luoghi e le usanze di paesi lucani, come Accettura, Viggiano, ed espone in questa Rassegna un omaggio a Craco Vecchio nel “Paesaggio della Passione”. In campo internazionale è attivissimo a Cuba dove esordisce con la personale del 1999 “Defendemos la alegria” e dando vita ad una collaborazione quasi decennale, con l’ultima mostra datata 2006 ed intitolata: “Santiago de Cuba: la calle”. Legato alle strutture architettoniche è un’artista vivisezionista, che scompone pezzi di realtà ricomponendole e riconsegnandole all’osservatore nella loro veste essenziale, attraverso giochi di luce e manipolazioni geometriche, è uno spericolato della Digital Art.

Grande contributo ci viene offerto dai Soci dell'Associazione MateraFotografia, e dagli artisti che hanno partecipato attivamente alla riuscita della prima rassegna  2010 nella splendida cornice della città dei sassi. Tra questi:

Assunta Consoli, vive a Miglionico ma Materana di nascita, fotografa di riferimento dell’Associazione “La chiave di volta”, ha partecipato alla Rassegna presentando una mostra collettiva  intitolata: “Fuoco, Aria, Terra, Acqua” assieme a Vincenzo Nicoletti e un altro artista materano. Le fotografie della Consoli, muovono da da angolazioni non convenzionali, che sia il lungomare di Metaponto o uno scorcio dei sassi, così come il Castello del Malconsiglio di Miglionico o la Chiesa di Sant’Agostino di Matera, mescola sapientemente la fotografia alla poesia, ed ogni immagine risulta un crogiolo di quiete e strepito. Nicoletti, ripropone la cultura dell’osservazione in opposizione a quella materialista, la veduta di Oppido Lucano, ma in particolare l’immagine sulla devozione mariana, esprimono la necessità di cogliere il mondo e la forza della natura, con un amore che trascende dai legami terreni.

Roberto Camerini, medico veterinario di professione, ma fotografo per un’innata passione che lo accompagna da circa dieci anni. Ha partecipato alla rassegna 2010 con una mostra personale dal titolo “Sconfinando”.  I suoi passi assieme al suo obiettivo muovono lungo il fiume Basento, si dirigono sull’altopiano di Grottole, per poi fermarsi a contemplare prima un gregge e poi la nebbia che avvolge il lago di San Giuliano.

Francesco Morelli, ha partecipato ad alcune mostre collettive dell’Associazione Materafotografia e ad alcuni concorsi fotografici on line organizzati da sassiland.it, giornale telematico di Matera. Inoltre ha anche realizzato alcuni videoclip con cui ha partecipato ad una edizione di "Fatevi i corti vostri" e a due edizioni della "Notte dei corti viventi" a Matera. Le sue foto del “Carnevalone di Montescaglioso” sono colorate e sgargianti come la festa che comincia  con lo scorgersi del sole, all'alba del martedì grasso. È il Carnevalone del ciclo e del riciclo, nato dalla cultura dei massari e dei braccianti, in cui sfilano precise figure gerarchiche: la parca col fuso, simbolo della ruota del tempo che gira e della morte, i portatori dei campanacci, la Quaremma, Carnevalicchio in fasce, la sposa di Carnevalone, Carnevalone in sella ad un asino.

Roberto Linzalone, nato come fotografo autodidatta negli anni 80, collabora con il quindicinale: “L’eco di Basilicata”e in occasione della Rassegna Nazionale “MateraFotografia 2010” ha presentato la personale “Riflessioni: un percorso tra parole ed immagini”. I luoghi delle sue fotografie raccontano della nostra terra, delle strutture architettoniche che non si sono piegate all’incombere della modernità, dal Duomo di Acerenza all’antica porta d’ingresso di Forenza, fino a Matera con i suoi archi e vicoli, piccole cittadelle che conservano intatto il centro storico.

Michele di Lecce, avvicinatosi al mondo della fotografia negli anni 80, è fotografo e viaggiatore per passione. Predilige gli scatti in bianco e nero, ma i volti e i paesaggi hanno le tinte calde delle emozioni che suscitano. I suoi viaggi oltremare ed oltreoceano, in Centro America ed Africa, testimoniano la sensibilità dell’artista verso le problematiche terzo mondo. Del nostro sud coglie gli aspetti folcloristici, dalla tradizione religiosa e pagana, come nella sua mostra personale “Transumanza”. Feste legate ai riti arborei, celebrate in primavera a Viggianello  con il trasporto “de La Rocca”, a Rotonda con l’innalzamento de “La Pitu”, il “Taglio della Ndenna a Castelsaraceno”, il “Maggio di Accettura”, in onore del ciclo vitale delle stagioni e l’augurio di fecondità e fertilità della terra, che si mescola ai riti religiosi  dei santi patroni, che confermano il legame delle popolazioni lucane con la natura ed in particolare i boschi.

Enzo Epifania, appassionato di cinema, musica e fumetti, vive e lavora a Matera, dove ha partecipato nel 2010 alla Rassegna Materafotografia, con una mostra personale dal titolo “Eevents”. Grafico e fotografo freelance, con il suo occhio perspicace, e una buona messa a fuoco, presenta immagini della “Settimana Santa di Montescaglioso”, dei sassi di Matera, de “I campanacci di San Mauro”, creazioni intimistiche in bianco e nero, tra luci ed ombre, visioni estreme immortalate nell’attimo perfetto.

Michele Morelli,  vive a Matera dove ha esposto, nel 2010 nell’ambito della Rassegna MateraFotografia, la personale: “Il 2 luglio a Matera”, è attivo in numerose città italiane ed estere, collabora per periodici e riviste specializzate, nonché in volumi monografici e siti internet, autore della pubblicazione: “La Festa della Bruna”. Un particolare merito per la sua attenzione verso il modo di comunicare dei giovani, come si evince da:  “Scrivilo sui muri”, incentrato sui graffiti che diventano espressione di sogni, emozioni, delusioni e speranze, ed alle splendide immagini della modernità, raccolte nel lavoro: “Oltre”, in dialogo con le varie forme d’arte contemporanea. Le foto esposte delle “Cave di tufo di Matera”, trasmettono il silenzio della pietra stessa, in cui l’obiettivo della fotocamera si perde davanti ai segni lasciati dall’uomo e dal lento divenire, fino a ribaltare l’osservatore in un luogo dove lo spazio e il tempo sembrano amplificarsi ed annullarsi.

Antonio Lionetti, membro dell’Associazione “Non solo bianco”, fotoamatore per hobby e con la passione per la musica jazz, due ingredienti che trovano accostamento nelle sue varie mostre personali come: “Note di jazz” e “Semplicemente...jazz”, presentata in occasione della Rassegna “MateraFotografia 2010”. Interessante lo studio degli anziani nella nostra società, riprodotto nella personale: “L’età della luna”. Importante per l’artista è la ricerca storico-fotografica, ci presenta degli scatti sul complesso rupestre “San Nicola All’Ofra” e le “Rovine di Craco”, e sulla “Madonna della Bruna”, una delle feste più caratteristiche e colorate che s’inseguono sul territorio lucano.